In media spendiamo tra i 1500 e i 2000 euro all’anno per riscaldare o raffreddare le nostre abitazioni. Una spesa che potrebbe essere abbattuta oltre il 50% con una serie di interventi di efficienza energetica. Interventi che oltre a farci risparmiare consentono di ridurre l’impatto sull’ambiente abbattendo l’utilizzo di idrocarburi ed energia elettrica.
Quanto possiamo risparmiare?
Per misurare quanto la nostra abitazione riesca ad evitare gli sprechi esiste la ‘classificazione energetica’: si tratta di un indice con 7 livelli, dalla G alla A, che misura la quantità di combustibile necessario a riscaldare un mq di casa. Per comprendere l’incidenza di questa classificazione sul proprio portafoglio basta pensare che per riscaldare 1 mq di una classe A si spende in media 3€, per la classe G si può arrivare a 25€ al mq. Questo in termini di litri di combustibile usato significa oltre 5 volte in più rispetto alla classe A (da 1-3 a oltre 15). In un anno per un’abitazione di 100mq di classe G si può spendere fino a 2500€, mentre in una classe A solo 300€. In 10 anni, per fare un esempio, risparmieremmo ben 22mila euro, inoltre il nostro immobile avrà un valore di mercato più alto rispetto ad una classificazione energetica più bassa.
Scegli la Classe A
Un immobile di classe A riesce a ridurre lo spreco di energia e anche l’impatto sull’ambiente. Per ottenere questo risultato sono tanti i fattori da prendere in considerazione: l’isolamento termico, la scelta degli impianti di riscaldamento, gli elettrodomestici, l’utilizzo di materiali ecosostenibili e lo sfruttamento di risorse naturali, come ad esempio i pannelli solari, in modo da eliminare l’utilizzo di gas. Non c’è alcun motivo per mantenere una classe energetica bassa: questi immobili oltre a sprecare denaro e inquinare di più, devono il più delle volte fare i conti con umidità, spifferi o correnti d’aria che possono provocare fastidiosi problemi di salute durante le stagioni fredde, o caldo afoso durante l’Estate.
Il consiglio per chi vuole comprare casa è quello di porre attenzione a questi elementi e in generale di preferire immobili realizzati secondo le regole della bioedilizia e con classe energetica alta. Questi, ovviamente, avranno un costo più alto, ma l’investimento sarà recuperato in termini di comfort abitativo, risparmio in bolletta e valore dell’immobile. Oltre a bollette meno salate, infatti, bisogna considerare che il valore di mercato di un immobile in Classe A può arrivare anche a 450€ al mq in più rispetto alla classe G: insomma ottimizzare la classe energetica della propria casa significa vivere meglio e anche fare un investimento economico sul futuro.
Migliorare la propria classe energetica: è possibile!
Per chi possiede già una casa, ma ha intenzione di ottimizzare gli sprechi, è comunque possibile realizzare una serie di interventi di ristrutturazione per migliorare la classe fino a portarla alla A.
Alcuni interventi per migliorare l’efficienza energetica possono essere molto semplici, come isolare porte e finestre o utilizzare elettrodomestici di classe A+++. Interventi più efficaci sono la coibentazione di muri e finestre (attraverso la realizzazione di un cappotto termico e la sostituzione degli infissi), l’installazione di un pavimento radiante e l’installazione di un impianto fotovoltaico.
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